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Convalida FAT e pandemia, come fare per garantire tutti

Convalida FAT e pandemia, come fare per garantire tutti

In un articolo pubblicato alcuni mesi fa abbiamo parlato della differenza tra convalida e collaudo. I collaudi si possono di norma suddividere in FAT (Factory Acceptance Test, test eseguiti prima dell’invio dell’equipment al cliente) e SAT (Site Acceptance Test, test eseguiti dopo l’installazione dell’equipment presso il cliente). In parole povere servono a verificare il corretto funzionamento dell’equipment.

Il FAT, in particolare, è un momento chiave, in quanto al superamento di questo test corrisponde, di norma, il pagamento della rata più cospicua per l’acquisto della macchina automatica.

“Quella del FAT è una fase cruciale nel life cycle di una macchina automatica – spiega Fabio Farneti, CEO SPAI Srl -, sia per il costruttore che per il cliente finale. Per il costruttore il superamento di questo test dà il via alla consegna della macchina e, soprattutto, la possibilità di fatturare e incassare. Per il cliente finale significa che la macchina è pronta e presto potrà cominciare a produrre”.

In questo periodo, nel quale la mancanza di liquidità sta mettendo in crisi diverse aziende, poter fatturare e incassare non è questione da poco.

“Proprio così, molte aziende costruttrici si trovano con le macchine ferme in magazzino in attesa di poter completare il collaudo o di poter spedire all’estero i pezzi e gli addetti al montaggio, questo significa non poter incassare e andare in crisi di liquidità. È un dato di fatto, il COVID-19 ha reso difficile e a volte impossibile gli spostamenti di persone in tutto il modo, la sfida diventa quella di collaudare e accettare sistemi attraverso controlli svolti da remoto compiendo operazioni che, fino a un anno fa, venivano fatte in presenza. Il nodo della questione, tuttavia, non è come poter svolgere queste operazioni dal punto di vista tecnico, perché con un servizio come Help4Tech, con gli smartglass e i tecnici madrelingua che possiamo mettere a disposizione noi di SPAI, questi problemi si superano, il nodo è la fiducia tra venditore e acquirente. In un momento dove l’economia rallenta, la necessità di vendere diventa imperativa e allo stesso tempo aumenta la probabilità di ricevere prodotti non perfettamente collaudati. Non c’è malafede, voglio essere chiaro, entrambi gli attori in scena vogliono che tutto fili liscio, i problemi nascono dalla fretta di voler smaltire macchine in deposito e incassare e dalla necessità di risparmiare sui costi”.

Parlando dei collaudi, spesso vengono svolti dalla stessa casa costruttrice, è un po’ un paradosso, è come se l’arbitro di una partita di calcio fosse un giocatore di una delle due squadre.

“È vero, ma ripeto ancora, entrambi vogliono che la macchina funzioni, nessuno vuole ingannare l’altro. Però è chiaro che se questi controlli fossero svolti da un soggetto terzo, sarebbero più obiettivi e potrebbero evitare successive problematiche o contestazioni, che sono un danno e una perdita di tempo per tutti. Noi di SPAI dal 1998 forniamo servizi per la qualifica delle macchine automatiche, analizzando, redigendo i documenti di verifica e testando le macchine sul campo. Possediamo tecnici di elevato profilo che operano da anni tra i produttori e gli utilizzatori di macchine automatiche. La nostra principale abilità sta proprio nel comprendere le esigenze dell’utilizzatore espresse nelle URS o non espresse, analizzare i progetti meccanici, elettrici, pneumatici e software ed infine sfidare i sistemi per verificare le loro reali performance”.

Oggi, con tutte le problematiche legate alla pandemia, cosa potete fare per le aziende costruttrici e i loro clienti?

“Oltre al servizio Help4Tech, che può essere utilizzato anche per manutenzione e assistenza, oggi il nostro migliore vantaggio risiede nella nostra particolare posizione geografica. Noi ci troviamo a Bologna, nel cuore della Packaging Valley Italiana, là dove le macchine automatiche hanno iniziato ad esistere. Abbiamo la possibilità di muoverci sul territorio italiano senza grandi limitazioni potendo non solo collaudare le macchine, ma seguire il progetto sin dai suoi primi passi, volendo anche con verifiche dei fornitori con frequenza quotidiana. In questo momento ci poniamo come partner in loco, confidando che con la nostra elevata esperienza e alta professionalità, potremo coniugare le esigenze di fornitore e utilizzatore, velocizzando le attività di FAT e garantendo, nel contempo, la fornitura di sistemi perfettamente collaudati e pronti all’uso”.

 

Collaudo FAT